lunedì 30 dicembre 2013

Pausa invernale

I Disc'o'ver tornano dal torneo indoor di Cremona svoltosi lo scorso sabato vantando un terzo posto che forse non ha reso giustizia al gioco messo in campo. Eppure, siamo consapevoli che anche minime distrazioni si pagano: in questo caso un calo alla fine della prima partita ha significato sconfitta, e sebbene le due successive siano state vinte la posizione finale non è stata più alta.

Inizia quindi una breve pausa dagli allenamenti, che sono sospesi fino all'8 gennaio 2014, giorno in cui comincerà la preparazione per i prossimi CIU (Campionati Italiani Ultimate).

Saremmo entusiasti di avere una nutrita schiera di tifosi! :)

A presto per ulteriori aggiornamenti!

sabato 21 dicembre 2013

Spocial: Sport & Social



Vi presentiamo la traduzione dell'articolo Spocial Revolution: The Ultimate Frisbee - More than just a flying disc, pubblicato su The Alternative.


Spocial Revolution: L’Ultimate Frisbee – Più di un disco volante

Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di unire le persone in un modo in cui poche altre cose riescono a fare.
- Nelson Mandela

Per la prima volta nella mia vita mi sono fatta degli amici non perché mi è successo di nascere nello stesso anno come loro, ma perché abbiamo visto tutti la bellezza nelle stesse cose, persone che pensano di poter praticare uno sport che la gente nemmeno conosce semplicemente perché lo amano, che fanno le cose per passione e per se stessi.
Era l'estate del 2012, avevo appena concluso l'esame di 12° grado (una specie di maturità, in India, necessaria per poter accedere all'università, n.d.t.) e come molti altri ragazzi della mia età passavo la giornate così: sveglia tardi, colazione esagerata, ore di televisione o computer e fuori la sera, e Bangalore essendo Bangalore, rendeva difficile trovare attività più divertenti dell'uscire a bere.

A scuola feci amicizia con un gruppo di ragazzi che arrivavano la mattina madidi di sudore ma sembrava che questo non gli importasse, parlavano di "difesa in tuffo", "spari" e "hammer". Mi dissero che non avrei voluto saperne, parlavano di Ultimate Frisbee. All'inizio pensavo a che razza di nome fosse “Ultimate”, nessun altro sport aveva un nome così ridicolo. Immaginate l'Amazing Cricket, o il Fabulous Basket. E poi, frisbee? Tutto quello che sapevo di frisbee era giocare con il mio cane o se proprio qualche lancio con mio padre a Cubbon Park. Dicevo, non provate a raccontarmi che il frisbee è uno sport! Il calcio è uno sport! Il frisbee? Stai scherzando...

Ma loro non provarono a difenderlo. Avevano troppe conversazioni del genere con troppe persone a cui era sconosciuto.

Una mattina, mi successe di svegliarmi molto presto e non avere niente da fare, così pensai di andare a fare una sorpresa ai miei amici che giocavano a Kanteerava e portargli la colazione. Arrivai laggiù e vidi 25 ragazzi e ragazze, tutti tra i 15 e i 35 anni, a "fare dei lanci".
Uno dei miei amici mi vide e subito non capì la mia sorpresa. Pensò che fossi andata lì per giocare. Prima che potessi dire qualcosa venni trascinata da uno degli allenatori in seconda, Clifford. Dopo alcuni minuti stavo lanciando con un'altra ragazza e stavo apprendendo le differenze tra dritto e rovescio, tra piede perno e passi. Ma rimanevo scettica.
La partita iniziò. Cinque ragazzi e due ragazze per squadra schierati sulle rispettive linee di meta che all'improvviso si trasformarono in un mucchio di persone che lanciavano un frisbee a caso tutt'intorno, sebbene in giocate impegnative e mettendoci tutto quello che potevano.

Ma poi capii che fintavano sui propri difensori, riuscivano ad anticipare chi li marcava e scattavano attraverso il campo non in un caos disordinato ma seguendo strategie pianificate. Saltavano alti e compivano prese spettacolari, facevano lanci che coprivano mezzo campo con una precisione sorprendente mentre i loro compagni allungavano il passo per ricevere in meta. E’ stata una dimostrazione così affascinante di atleticità che non riuscivo a distogliere lo sguardo.

Due cose mi colpirono.
Era la prima volta che vedevo maschi e femmine giocare insieme nella stessa squadra. Specialmente in India, i ragazzi praticano tutti gli sport, le ragazze, se sono fortunate, possono avere una loro divisione, come nel Basket o nel Throw ball. Da nessun’altra parte puoi vedere una squadra "mista", giocare equamente e seguendo le stesse regole, portando completamente una nuova esperienza in termini di qualità di gioco ma, più importante, giocando insieme. La parità dei sessi ne ha avuto un grande guadagno e questo mi ha elettrizzato.
La seconda cosa era il fatto che fosse auto-arbitrato. I giocatori chiamavano da soli le violazioni o i falli. Se la persona a cui era stata fatta la chiamata non era d'accordo poteva "contestare" e il gioco riprendeva da dove si era interrotto prima che il fallo o la violazione fossero chiamati.

Non è che le regole si fanno mentre si gioca, l'Ultimate ha un chiaro e preciso regolamento. E' solo che ti impegni da solo a rispettare le regole, e tutti si fidano, senza bisogno di una terza parte che curi questo aspetto. I giocatori lo chiamano Spirit Of The Game (Spirito del Gioco), ed è la più perfetta dimostrazione di sportività che io abbia mai visto.

Cose così però possono spesso risultare controproducenti: se dici alle persone di multare se stesse quando guidano senza casco la reazione è solo quella che si mettano a ridere. Ma l’Ultimate mi ha colpito perché esiste una fiducia implicita in ogni giocatore nel mantenere l'integrità della propria squadra. Fare chiamate giuste porta a te e alla tua squadra molto più rispetto che segnare un punto slealmente alla prima occasione. E questo è un sentimento che si nota in ogni singolo allenamento, partita o torneo.

Una cosa come questa è ciò che mi ha fatto tornare anche all'allenamento successivo e anche a tutti gli altri. Presto sarò anche io una fanatica di frisbee che non potrà smettere di parlare sdolcinatamente di questo sport!

In pochi mesi mi sentivo vicina a quelle 25 persone conosciute a caso a Kanteerava come ci si sente vicini ad amici che si conoscono da anni. I miei amici ora sono architetti e designer, psicologi, marinai, amministratori delegati delle più grandi compagnie indiane, agricoltori part-time o hacker, e i loro visi sono spesso la ragione per la quale mi spingo fuori dal letto nelle fredde mattine d'inverno e corro al campo.

Loro non sono solo un gruppo di persone intelligenti e sportive, sono anche alcune delle migliori che abbia mai incontrato. Il capitano della squadra di Chennai, Boon Lay, attraverso l'Ultimate incentiva i ragazzi a frequentare la scuola: si tratta spesso di studenti di prima generazione, che provengono da ambienti svantaggiati e hanno bisogno di incentivi per andare a scuola e fare bene. Ma sono pazzi dell'Ultimate Frisbee e adorano "Boon Maama". La squadra controlla i loro risultati scolastici e i ragazzi lavorano davvero sodo, perché sanno che se studiano bene Boon Maama insegnerà loro un nuovo tiro o un nuovo schema. E i loro genitori non si preoccupano più che finiscano nei casini da qualche parte. Più studiano e meglio riusciranno nell'Ultimate e maggiori saranno le chance per loro di entrare nella squadra di Boon.

Recentemente nel Campionato Nazionale Femminile di Bangalore l'intera comunità dell'Ultimate si è mossa per sponsorizzare le ragazze di Pudiyador, una ONG (organizzazione non governativa, n.d.t.) sostenuta da un pilastro dell'Ultimate indiano, Manickam Narayanan, venuta da Chennai per giocare. Queste ragazze non potrebbero mai avere nessuna possibilità di uscire dalle loro condizioni e interagire con persone nuove in una città nuova, ma l'Ultimate in questo le ha aiutate. Le ha messe di fronte al mondo come è necessario che sia perché possano poi camminare sulle proprie gambe, e ha dato loro la libertà e l'opportunità di farlo attraverso qualcosa che amano.

Questo è il tipo di amore che unisce i giocatori di Ultimate in tutto il mondo, è quel cameratismo istantaneo che sprizza dalla condivisione di qualcosa di speciale come portare ragazzi svantaggiati e studenti stranieri sullo stesso campo e fare in modo che si lascino salutandosi come migliori amici, bevendo insieme dopo un allenamento massacrante, sapendo di aver trovato qualcosa di bellissimo.

Questo è il perché io gioco. Non solo per lo sport in sé, ma anche per le incredibili esperienze che faccio mentre lo pratico - ai tornei in tutto il paese incontro molte persone interessanti che mi aiutano a migliorare ed io, nel mio piccolo, faccio la mia parte. Ma anche perché la sensazione che mi dà giocare è imbattibile. E più aumenta il numero di persone che scoprono questa gioia più questa gioia si diffonde.





Questa storia fa parte della serie Spocial Revolution, una collaborazione con SportKeeda per dare risalto agli sport in quanto strumenti verso il cambiamento sociale e le voci delle comunità sportive sugli sport come scelte nella sostenibilità.

Se hai una storia su come lo sport ha cambiato la tua vita scrivi a contribute@thealternative.in

Sushmita Azad




Traduzione Luca F.

lunedì 4 novembre 2013

Cosa fa l'Ultimate per mia figlia

Certe volte è bello concedersi ai racconti di chi vive l'Ultimate da non giocatore, perché può darne una visione ancora diversa. In questo caso è una madre a parlare, mamma di una ragazza, ma non mi dilungo.
A voi qui di seguito il link diretto al post e la traduzione ad opera della nostra redazione.

Dal post del 30 ottobre 2013, su Bay Area Disc Association



I piedi martellano il terreno e le urla dei compagni dicono "Vai! Vai! Vai! Ce l'hai!"

Mia figlia più grande sa saltare, ricevere, girarsi agilmente, atterrare sull'erba in meta e balzare tra le braccia dei suoi compagni.

Per sei anni sono stata seduta nella sideline nel caldo torrido, sotto la pioggia battente, nel vento, guardando le mie figlie giocare ad Ultimate con altri ragazzi e ragazze, figli di altrettante madri come me. Quegli stessi sei anni sono coincisi con un periodo di incredibile crescita per mia figlia, naturalmente, e hanno contribuito in maniera determinante a renderla la persona che è ora, grazie allo sport che pratica.

Ogni qual volta un genitore mi chieda cosa abbia fatto l'Ultimate per mia figlia, io dico essenzialmente tre cose: la ha dato una voce, le ha dato un fisico atletico, e le ha dato un gruppo affiatato di cui far parte.

Essendo l'Ultimate uno sport auto-arbitrato, ogni giocatore deve chiamare autonomamente i falli, o stare attento che l'avversario rispetti le linee del campo di gioco e non ecceda il conteggio; i propri compagni di squadra o l'allenatore non possono effettuare la chiamata al posto suo e lei può anche doversi trovare nella situazione di discutere la chiamata con gli avversari. Possono volerci anni per arrivare a farlo, come è stato per mia figlia. Ma quando lei alza la testa per gridare "Stall!", ci mette tutta se stessa. Ed ecco il punto fondamentale: la sua presa in carico della situazione di fronte ad una regola che è stata violata, perché questo è riconosciuto come valido ai fini del gioco. Lei e gli altri giocatori fermano il gioco, decidono se essere o meno d'accordo con la chiamata e la loro decisione conta. E non può essere respinta da interventi esterni. Anche se tutti gli altri dovessero essere in disaccordo, lei ha la possibilità di effettuare la chiamata ed il gioco può proseguire da lì o da dove è partita l'azione.

Se una ragazza desidera giocare ad Ultimate ad un buon livello però, è necessario che spenda molto tempo a lanciare, correre, tuffarsi, saltare e, in sostanza, lavorare sempre molto duramente. Potrà imparare che posizionando le dita in un certo modo sotto al disco riuscirà a disegnare le traiettorie dei lanci ora secondo una curva ora secondo un'altra. Sa che se si mantiene bilanciata sulle punte dei piedi e riesce a chiudere lo spazio di tiro durante una marcatura questo aumenta le possibilità di un handblock.
In una società che vuol convincere le ragazze a puntare solo sulla parte esteriore del corpo e sull'apparenza, l'Ultimate rappresenta un antidoto. Le spinge a riappropriarsi dei loro corpi completamente, calandosi nel gioco. E quando mia figlia più grande, ancora ragazzina ed esile, vide le ragazze della squadra del liceo scendere in campo, si espresse in un sospiro, aggiungendo "Sembrano delle tigri. Io voglio essere così." E lo erano davvero. Quella camminata arrogante e ferina, il modo in cui si disposero sulla linea di meta preparandosi per il pull... erano ragazze che nascondevano molto più di ciò che mostravano. Ed erano là per giocare.

E quelle stesse ragazze, abbracciarono mia figlia accogliendola per quella che era allora, non importava che non fosse robusta e resistente come loro. Anche i ragazzi della squadra seppero offrirle lo stesso caloroso benvenuto. Ogni competizione inizia con un cerchio nel quale i giocatori delle due squadre si stringono e ogni sconfitta viene accolta con abbracci di incoraggiamento. Ogni vittoria invece è celebrata con gioia. Lo Spirito del Gioco - quell'idea per la quale vi siano principi più alti oltre alla vittoria e per cui competere agonisticamente non vuol dire comportarsi ai limiti delle regole - funge da luce guida per i giocatori.
Le mie figlie ora giocano con ragazzini più giovani di loro ma anche con adulti e contro altre squadre studentesche. In ogni caso, è scontato che tutti loro siano considerati persone della stessa razza: giocatori di Ultimate. Queste persone sono una famiglia, di quelle famiglie forgiate da tanto lavoro, molta esperienza e più divertimento di quanto sia ragionevole pensare.

Stefani Leto
Mamma nell'Ultimate

mercoledì 30 ottobre 2013

Sospeso allenamento mercoledì 30 ottobre 2013

L'allenamento di oggi mercoledì 30 ottobre è sospeso a causa delle pessime condizioni in cui versa il campo. Impossibilitati a spostarlo in altro luogo siamo costretti a comunicare la notizia dell'annullamento.
Gli allenamenti, salvo ulteriori comunicazioni, riprenderanno regolarmente lunedì 4 novembre sui campi da rugby del CUS in via della Diga (Orari e luoghi degli allenamenti) alle ore 19:30.

martedì 15 ottobre 2013

Dischi!!

Sono arrivati i dischi ufficiali dei Disc'o'ver!


Dopo lunghe peripezie e grandi incertezze, ma soprattutto dopo molto lavoro e profonda fiducia, ecco concretizzarsi i simboli della nostra squadra e del nostro sport.
Questi dischi rappresentano l'aspetto più concreto dell'impegno che i giocatori e gli istruttori dei Disc'o'ver stanno mettendo per far conoscere l'Ultimate a più persone possibili; una palla va bene per fare tanti sport, ma il disco è unico.

I dischi sono reperibili presso la sede del CUS Verona in viale Università 4, Verona, oppure contattando direttamente noi della squadra qui sul blog oppure sulla nostra pagina di facebook: Discover Ultimate Verona!

martedì 1 ottobre 2013

Un corso di Ultimate per Verona

Lasciataci ormai alle spalle la bellissima esperienza del Tocatì, il CUS torna con i corsi per l'autunno e l'inverno! Oltre alle belle proposte che potete trovare sul sito del CUS Verona, ecco quello che ci preme farvi sapere, un corso di Ultimate Frisbee, pensato per chi abbia voglia di avvicinarsi a questo sport, per chi ha voglia di imparare le basi di un gioco in grande crescita e che mette in primo piano la correttezza e la spettacolarità di gioco!

Il corso è aperto a studenti universitari e a chiunque abbia voglia di partecipare!

Per ogni dubbio o informazione vi invitiamo a far riferimento ai contatti che trovate nell'immagine qui sotto!



Clicca "Mi piace" sulla nostra pagina facebook: Discover Ultimate Verona!

giovedì 19 settembre 2013

Tocca a te! - Tocatì 2013

Ci siamo. Domani inizierà l'11° Tocatì (sul sito trovate il programma dettagliato), il festival dei giochi in strada più famoso d'Italia, ma che dico, d'Europa, macché, del mondo!!! Ok, forse non del mondo, ma lasciate che ci lasciamo prendere dall'entusiasmo!

Questo VIDEO l'abbiamo preparato per voi!

Nella nostra città, poter essere invitati ad un evento che ci presenta all'insegna dei valori che mettiamo nel nostro sport è un onore non da poco; il frisbee, inteso come disco di plastica, è uno dei giochi più diffusi e forse più conosciuti, uno sicuramente dei più spettacolari, il frisbee vola e con il volo forse esso rappresenta il collegamento di quell'aspirazione così utopica che ha mosso i pensieri e i desideri degli uomini di tutte le epoche. Lanciare un frisbee non sarà mai come lanciare un pallone.
Persone intraprendenti ci hanno costruito sopra un gioco, che con il tempo è diventato uno sport, una disciplina, e noi saremo presenti al Tocatì per farvi vedere l'una e l'altra faccia del disco, quella ludica e quella seria. Sì perché si tratta di serietà, quando una società è disposta ad investire in percorsi di crescita sportiva e individuale, quando i professori dei licei contattano gli istruttori per scoprire un nuovo sport, quando decine di ragazzi liberano il proprio agonismo su un campo e dimostrano di voler vincere, quando dei ragazzi si allenano un anno intero e si preparano al prossimo campionato italiano. Uno sport poco conosciuto non è necessariamente uno sport minore.
Giocare ad Ultimate significa essere agonisti, atleti e consapevoli di cosa vuol dire essere in campo.

Saremo presso i giardini a fianco della chiesa di San Giorgio, con l'Adige ai nostri piedi e sotto l'ombra degli alberi, pronti per farvi provare la sensazione di lanciare un disco, spiegarvi come mai l'Ultimate è così fico e soprattutto introdurre chiunque allo Spirito del Gioco.
Ecco gli orari del nostro stand:
- Sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:30
- Domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:30

Importante invece l'esibizione che terremo in piazza Viviani (ossia piazza delle Poste), Sabato sera, dalle 21:00 alle 22:00, dove potrete gustare una partita di Ultimate e lo spettacolo di Fabio Sanna ed Eleonora Imazio, campione e campionessa del mondo di Frisbee Freestyle! Mai sentito? Forse è meglio se vi anticipo un pochino di cosa si tratta, potreste pentirvi di non averlo visto dal vivo: Sanna e Imazio on Youtube. Inoltre loro saranno a disposizione per chiunque volesse provare a destreggiarsi con un disco sul dito!

E di Spirito sempre si tratta nei numerosi eventi e spettacoli che offre il resto del festival: quest'anno la nazione ospite sarà l'Ungheria, che porterà nel centro storico di Verona la sua atmosfera fatta di gioco e antiche tradizioni, offrendo l'opportunità di conoscere la cultura, le danze e le origini che la caratterizzano!

Almeno avete qualche buona scusa per non venire???

See ya!

martedì 17 settembre 2013

UAU - Piazza Aperta: Ultimate a Bussolengo

Nel contesto di UAU Sport, la giornata del festival UAU Piazza Aperta, organizzata dall'associazione La Goccia di Bussolengo, si è tenuto un torneo hat di Ultimate che ha coinvolto ragazzi delle scuole, appassionati e curiosi in cinque partite veramente combattute in un caldo sabato settembrino.
Secondo la formula hat, gli iscritti al torneo come singoli sono stati ripartiti in quattro squadre miste, in campo quindi ogni squadra ha scelto il proprio nome e urlo e, dalle 15:00 alle 19:00, sono stati giocati i gironi, le eliminatorie e le due finali; Giorgioni, Ka-Chin, L'insalata la conDISCO e B-Girls i nomi delle formazioni, nelle quali giocavano atleti dei Disc'o'ver, ragazzi delle scuole nelle quali sono stati tenuti i corsi di Ultimate e amici e appassionati che si sono presentati sul posto per provare cosa voglia dire giocare una partita. La combinazione è risultata vincente: i passanti si fermavano a bordo campo per chiedere informazioni, altri volenterosi provavano a lanciare e nei campi contigui altri ragazzi davano l'occasione di provare sport poco conosciuti, come cricket, badmington e scoutball. Sui due campi del torneo invece i giocatori dei Disc'o'ver organizzavano il gioco dando nozioni basilari ai propri nuovi compagni di squadra.
E' stato un momento di grande sport e Spirito ma anche di fatica, il ritmo infatti era davvero quello di una competizione ufficiale e ogni squadra voleva portare a casa i premi messi in palio dall'organizzazione: a ogni giocatore della squadra vincitrice infatti andava un biglietto valido per un ingresso gratuito al Parco Natura Viva di Bussolengo e una maglietta di UAU Festival, mentre ai vincitori dello Spirito del gioco andava una maglietta di UAU Festival.
Il prossimo appuntamento sarà questo weekend, il 21 e 22 settembre, con il Tocatì, festival internazionali dei giochi in strada, dove i Disc'o'ver saranno presenti; il nostro stand sarà presso i giardini a fianco della chiesa di San Giorgio, attivo tutto il giorno, mentre sabato sera tutti sarete invitati all'esibizione in piazza Viviani: dalle 21:00 alle 22:00 sarà possibile assistere ad una partita dimostrativa di Ultimate e allo spettacolo di frisbee Freestyle con Fabio Sanna ed Eleonora Imazio, campione e campionessa del mondo.
A presto!

mercoledì 11 settembre 2013

Madunina 2013 - Resconto

La formazione dei Disc'o'ver
Be' ragazzi, ora che siamo qui a valutare, ad analizzare a freddo, a considerare le cause e le possibilità, concludiamo che il bilancio del torneo è stato positivo. I Disc'o'ver si sono piazzati dodicesimi su sedici in un torneo con squadre di qualità che hanno richiesto ai nostri di spendersi davvero fino in fondo per mettere in campo il gioco di cui sono capaci.
Ma non si tratta di indorare la pillola, nel torneo di quest'ultimo weekend a Milano, su sei partite giocate una sola è stata vinta, le mete contano e decidono chi vince e chi perde. Quello che serve ora invece è andare a guardare come sono state giocate le partite, qual è stata la crescita compiuta nell'ultimo periodo, quale il livello di impegno e amalgama del gruppo e come tutti questi fattori possono consentire di pianificare e ripartire nel lavoro dei prossimi mesi.
La preparazione di questo torneo, condizionata da diversi problemi logistici, è stata affrontata cercando di formare una base quanto più solida possibile, su quei meccanismi di gioco fondamentali che permettono di muoversi in campo e gestire le situazioni di attacco e difesa; sono state riscontrate diverse difficoltà nell'interiorizzare la consequenzialità degli schemi visti in fasi modulari attraverso gli esercizi, per cui la soluzione è stata quella di reimpostare gli obiettivi del torneo: "sapevamo che sarebbero capitati dei momenti di disordine e disorientamento in campo, ma l'importante era riuscire a venirne a capo riconoscendoli, capendoli e trovando la via per sistemarli, con le nostre forze".
La prima partita di sabato mattina è stata un autentico disastro, contro le Mucche al Pascolo di Bergamo pareva non vi fossero avversari e i veronesi hanno sofferto come tartatughe costrette a restare nel loro guscio; poche corse, prese sbagliate, la testa da tutt'altra parte. Necessitava seriamente un momento di condivisione e presa di responsabilità, da parte di ognuno, soprattutto dopo il 13 a 0 finale. Imbarazzante. Eppure, è stato lì, appena prima della seconda partita contro gli olandesi UTKA, che qualcosa è scattato. Nessuno ci stava a ripetere quella che forse è stata la "peggior partita di sempre" per i Disc'o'ver e quando si è trattato di scendere in campo c'erano giocatori veri disposti a mostrare i risultati degli allenamenti. La prima meta ai veronesi e la difesa inizia a funzionare: è improvvisamente comparsa la consapevolezza che chi avevamo di fronte erano esseri umani ma soprattutto che noi avevamo qualcosa da dare. I movimenti in attacco sono stati ancora un po' troppo disorganizzati, molte volte gli spazi erano sovraffollati e alcune prese mancate hanno favorito non poco le spinte in meta degli avversari, eppure il 6 a 5 finale ha saputo mandare a tutti un messaggio incoraggiante e una prova reale del valore della squadra. Una buona partita anche dal punto di vista dello Spirito, con gli UTKA che poi si sono rivelati i vincitori del premio per lo Spirito del Gioco.
Ore 13:00 e inizio della terza partita contro i giovanissimi Jokers, di Bologna: i bolognesi hanno portato una squadra in trasformazione, ricca di nuovi giocatori, givoani e veloci, con molti cambi a disposizione. Inizio traballante grazie anche alla loro difesa a zona ma dopo aver preso le redini del proprio gioco i veronesi iniziano l'inseguimento giocando punto a punto. Purtroppo non basta per recuperare e la partita se la aggiudicano gli avversari.
In cerchio uscirà chiaramente che è necessario fin dall'inizio attivarsi per combattere e lottare su ogni disco, se si vuole giocare a vincere con squadre che non perdonano niente. Di fronte alle nostre incertezze infatti, ha vinto la sicurezza degli avversari, che hanno digerito alla perfezione i fondamentali e hanno metabolizzato un certo ordine nel muoversi.

Domenica, prima partita contro gli UFO di Trento: i trentini hanno subito un pesante svantaggio procurato dall'assenza di quattro giocatori che hanno dovuto lasciare il torneo, per cui sono scesi in campo solamente in nove. La difficoltà per loro, soprattutto nella gestione dei cambi, si sente tutta ma i veronesi devono giocare al meglio e dare comunque tutto; inizio di partita ottimo e perfettamente aderente alle decisioni prese nella fase di briefing, con un ingaggio rapido, le prime quattro mete dei veronesi e un buon ordine sia in campo che in testa. Purtroppo però anche questa fase di lucidità sembra non durare a lungo e benché la difesa non crolli mai del tutto i trentini mettono a segno 3 mete. E' necessaria una reazione. Dopo due mete lunghissime nessuna delle due squadre è disposta a concedere altre disattenzioni agli avversari e benché gli errori siano stati dettati per lo più da stanchezza che da altro il risultato finale si ferma sul 6 a 4 per i veronesi, che accedono alle fasi finali del pool dal 9° al 12° posto.
La seconda partita di domenica vede in campo i Frasba dal Lac, formazione di Como di lunga esperienza, che impiegano tutta, sin dall'inizio, piazzando una difesa a zona con una prima coppa a quattro veramente terribile che schiaccia i veronesi più volte nella propria meta. Sul 3 a 0 occorre prendere il toro per le corna e così il gioco tra i portatori inizia a farsi più coraggioso e vengono intuiti buoni movimenti per attaccare una difesa che non era mai stata provata in allenamento. La coppa scricchiola e la stanchezza si fa sentire nelle gambe degli avversari i quali lasciano buchi preziosi sui lati del campo e una buona zona aerea dove piazzare qualche sparo e degli scavalchini che finiscono dritti in meta. Purtroppo però anche in questo caso la partita finisce con una sconfitta. Nel cerchio di verifica usciranno le note dolenti del match, come l'inesperienza di fronte a una zona attuata molto bene, ma anche delle positività interessanti, una su tutte la buona tenuta della difesa a uomo gialloblu che ha curato notevolmente l'attenzione al lato aperto che in più di una occasione ha costretto gli avversari a tornare anch'essi alla difesa a uomo.
Ultima partita del torneo contro gli APIrates, fusione tra giocatori di Torino e Viareggio, anche qui di grande esperienza. Forse a causa di una pausa prolungata e dei buonissimi panini con salamella, cipolle, peperoni e salse a cura dell'organizzazione, i veronesi partono decisamente appesantiti, fino a un 5 a 0 dopo il quale chiamano un time-out. Non ci sta. Non dopo i miglioramenti dimostrati nelle partite precendenti, soprattutto in difesa. Alla ripresa del gioco è disco dei veronesi, che concentrati attaccano la zona dei tosco-piemontesi con una lucidità e una precisione senza pari, come mai era successo prima, e arrivano a suon di passaggi di fronte alla meta avversaria e lì, con l'ultimo passaggio da una distanza di circa due metri, segnano la prima meta. E' un break de
cisivo che ridà spirito alla squadra e fa ricordare a tutti che la partita non è finita. Anche in questo caso gli avversari passano alla difesa a uomo vista l'inefficacia della zona e il divario tra le due formazioni non è più così grande, anzi, le cose paiono essersi ribaltate. La partita si chiude con un 8 a 4 per gli altri, con il parziale della seconda parte di partita a favore dei veronesi per 4 a 3.
La conclusione più ovvia, visto l'andamento del torneo, è che non si può più accettare di perdere delle partite a causa di inizi troppo disastrosi e perfettamente evitabili; un grande divario di punti diventa difficile da recuperare e subire tre o quattro mete per disattenzione ad inzio partita significa quasi sicuramente, almeno allo stato attuale della preparazione, mantenere quel distacco fino alla fine. Il grande ostacolo su cui lavorare ora in vista delle gare ufficiali è affrontare l'inizio della partita, ossia saper trovare da subito la concentrazione e la fiducia necessarie a partire mettendo in chiaro che Verona sa giocare.

Dal punto di vista del gruppo invece, la crescita è avvenuta nella direzione degli obiettivi di fondo dati negli allenamenti in vista del torneo: saper reagire alle situazioni difficili in campo rimanendo freddi e scoprendo, per ognuno, l'importanza di essere presenti in quel momento.
I punti più caldi su cui lavorare nei prossimi mesi saranno sicuramente la grinta e i fondamentali che occorre sempre mantenere in allenamento, come le prese e i lanci, soprattutto con il vento.

Formazione: Rizzi, Scodeller, Bonfante, Farina, Borchia, Colle, Bovo, Grigoli, Garagna, Panarotto, Torazzi, Scandola, Rigo, Biasi, Nicolussi, Fratton. All.: Rubert. D.s.: Franco.

Per foto e aggiornamenti seguici su facebook Discover Ultimate Verona!

lunedì 9 settembre 2013

Orari definitivi da settembre 2013

Da oggi lunedì 9 settembre 2013 gli orari e i luoghi in cui svolgeremo gli allenamenti saranno i seguenti:

- Lunedì dalle 19:30 alle 21:30 presso i campi di Parona
- Mercoledì dalle 19:30 alle 21:30 presso i campi di Parona.

I campi sono in via della Diga a Parona, appena fuori Borgo Trento, Verona. Maggiori indicazioni qui: Orari e luoghi degli allenamenti.

mercoledì 28 agosto 2013

Variazione campi giovedì

Da domani e anche per il giovedì successivo, quindi per il 29 agosto e per il 5 settembre, gli allenamenti si svolgeranno presso il campo di Bussolengo in località Ca' Filippi, orario inviariato.
Avvisiamo che sarà possibile usufruire dello spogliatoio ma non della doccia.
Tutte le info e la piantina per raggiungere il campo nella sezione Orari e luoghi degli allenamenti.

domenica 25 agosto 2013

Allenamenti e avvisi: si ricomincia!

Da domani, lunedì 26 agosto, riprendono gli allenamenti dei Disc'o'ver, presso i campi di Parona, dalle 19:30 alle 21:30.
Per info su come raggiungere i campi clicca QUI!

I prossimo eventi in cui saranno coinvolti i nostri sono il torneo di Milano del 7 e 8 settembre, il torneo hat durante UAU - Piazza Aperta a Bussolengo, il 14 settembre, organizzato da giocatori e istruttori federali e dedicato ai ragazzi delle scuole superiori di Verona, il Tocatì, venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre, al quale sarà presente uno stand durante tutta la manifestazione e un'esibizione di Ultimate e Freestyle sabato sera alle 21:00 in piazza Viviani (piazza delle Poste) a Verona.

Come sempre grandi appuntamenti e libera possibilità di provare a lanciare e lasciarsi coinvolgere dallo Spirito del Gioco!

giovedì 8 agosto 2013

Pausa estiva e ripresa

Da lunedì 12 agosto gli allenamenti saranno sospesi, riprenderanno lunedì 26 agosto, alle 19:30 presso i campi di Parona, Verona.

Inoltre anticipiamo sin da ora il settembre ricco di eventi frisbistici veronesi:

- il 7 e 8 i giocatori dei Disc'o'ver saranno impegnati nel torneo di Milano, a Cernusco sul Naviglio;

- il 14 terrà il primo torneo hat dedicato alle scuole superiori che hanno frequentato le lezioni e partecipato ai tornei scolastici. Avrà luogo presso gli impianti sportivi di Bussolengo, nella giornata dedicata allo sport nel contesto di UAU - Piazza Aperta, festival organizzato dall'Associazione La goccia;

- il 21 e 22 settembre il disco sarà ospite al prestigioso Tocatì, il festival internazionale dei giochi in strada, durante il quale sarà possibile provare a lanciare e parlare insieme ai giocatori per capire meglio questo sport, guardare una partita vera e propria nell'evento serale in piazza Viviani e tanto altro.

Ci rivediamo sui campi il 26 agosto!
(tenete un disco in valigia quando andate in vacanza!)

mercoledì 24 luglio 2013

Luoghi allenamenti estivi

Dato il periodo dedicato alla semina dei campi, in questi giorni estivi gli allenamenti del giovedì verranno spostati in un altro luogo.
Scusandoci per il disagio, da questa settimana i luoghi degli allenamenti saranno i seguenti:
- Lunedì, campi da rugby di Parona
- Giovedì, campo in via Stazione ("ai Frassini"), Dossobuono, Villafranca di Verona
allo stesso orario: dalle 19:30 alle 21:30.

Per info più dettagliate cliccare qui: Orari e luoghi degli allenamenti

lunedì 22 luglio 2013

Orari allenamenti estivi

I nuovi orari degli allenamenti, per i mesi di luglio e agosto, saranno i seguenti: lunedì e giovedì dalle 19:30 alle 21:30.
I luoghi degli allenamenti potranno cambiare, ma sarà sempre data una comunicazione, al più tardi il giorno stesso, qui sul blog e sulla pagina di facebook.
Quando non specificato l'allenamento si svolge come di consueto a Parona, in via della Diga presso i campi da rugby.

venerdì 19 luglio 2013

Tocatì 2013!

A mì? Sì sì a ti te toca!!! E con queste parole, rubate ad un fugace dialogo tra due macchiette veronesi, intendiamo rendere ufficiale anche attraverso il nostro canale che la squadra dei Disc'o'ver CUS Verona sarà ospite alla prossima edizione del Tocatì, il festival internazionale dedicato ai giochi antichi e di strada, che si terrà a Verona il 20, 21 e 22 settembre.
Tanto per farsi un'idea di che cosa sia questo evento, possiamo dire che la proposta messa in campo (o meglio, in città) attira ogni anno circa 300.000 visitatori durante i tre giorni e coinvolge quasi 500 volontari, ha un respiro internazionale che coltiva edizione dopo edizione ospitando altri paesi e dando modo al pubblico di conoscere culture diverse attraverso i giochi delle loro tradizioni.
Per noi giocatori di Ultimate, per i quali lo Spirito del Gioco rappresenta la regola più importante, far parte di un festival che vuole raccontare la cultura e la diversità, la partecipazione e lo stare insieme, attraverso il gioco è un vero onore.
Chiunque volesse trovare in questo festival un'occasione per provare a lanciare, conoscere più da vicino la filosofia del SOTG, lo Spirit Of The Game, ossia la regola che consente di giocare senza arbitro, o semplicemente valutare la proposta nuova di uno sport in grande crescita potrà farlo nei tre giorni del festival, sia di mattina che di pomeriggio. Per gli orari e l'ubicazione del nostro stand rimanete connessi, al più presto daremo tutte le informazioni del caso!
Nel frattempo però gustatevi questo filmatino, realizzato dai giocatori dei Disc'o'ver in carne e ossa, dura solo 58 secondi!!!! :)

giovedì 18 luglio 2013

Variazione luogo dell'allenamento

L'allenamento odierno, giovedì 18 luglio 2013, verrà effettuato presso il campo pubblico di Dossobuono, sito in via Stazione. L'orario di inizio è alle 19:30, quello di fine alle 21:30.
Non sarà possibile usufruire della doccia, per cui si prega chiunque decida di passare per provare di portarsi un cambio se lo ritiene opportuno.

La piantina con le indicazioni per il campo si trovano qui: Orari e luoghi degli allenamenti

lunedì 15 luglio 2013

Orari allenamento provvisori

Gli orari di inizio dei prossimi due allenamenti, nei giorni 15 e 18 luglio 2013, sono anticipati alle 19:30.

See ya on the field!!

lunedì 17 giugno 2013

Dolomites Disc Tournament 2013

Sono nero. Nel senso che oh, ho preso un botto di sole! Sì, il torneo di Trento, quest'anno giunto alla sua terza edizione, si è confermato come una delle migliori occasioni in cui sperimentare agonismo, rilassatezza e divertimento in un concentrato unico.
Decimo piazzamento per la squadra di Verona, che grazie a questo torneo ha viaggiato sicuramente verso una direzione comune, utile a tutti i nuovi innesti.
I Disc'o'ver sono partiti venerdì sera 14 giugno alla volta di Madrano, località dove erano situati gli alloggi ma soprattutto la location del welcome party, la festa di benvenuto a tema "Here come the sun", alla quale tutti i giocatori hanno sfoggiato le più improbabili mise da spiaggia: per quanto riguarda i nostri possiamo dire che non mancasse nessuna delle figure che usualmente richiamano l'idea comune di spiaggia, dal bagnino alle bagnine con i tatuaggi, dal bambino rompiscatole al venditore di cocchi, dalla signora in costume provocante al bagnante sincero. La serata ha visto grandi exploits ma il giorno dopo si giocava.
Ore 10:00 sui campi a Levico, in riva al lago con poche nuvole. Ecco il primo momento per saggiare le fatiche degli allenamenti fatti finora. La prima partita, giocata contro gli amici di Brescia, i B.u.b.b.a., ha visto una netta sconfitta per i veronesi, che dopo aver segnato la prima meta non hanno saputo ripetere quegli automatismi necessari a fluidificare il movimento del disco e quindi a trovare spiragli per impensierire la difesa avversaria. Esito negativo quindi che ha inciso negativamente sulla partita successiva, giocata contro i giovani bolognesi dei Renegades, ragazzi preparati ad alti livelli di gioco che hanno rappresentato un osso troppo duro da rodere per i veronesi. Tutta la resistenza e la tecnica messa in campo dagli avversari si sono rivelate muri troppo alti di fronte alla scarsa coesione dimostrata, mancava ancora quell'idea di squadra che successivamente sarebbe emersa con crescente forza. Le prestazioni dei giocatori più esperti e dei giovani, che con gli intercetti e le corse di Biasi e Farina garantivano apertura in attacco e recupero in difesa, erano comunque altalenanti, con tanti errori anche da parte di chi giocava da più tempo, la concentrazione era ancora da trovare; purtroppo alcuni infortuni nel corso della prima giornata hanno costretto Borchia e Pucci a saltare diverse partite, sottraendo quindi la possibilità di veder ripetuti i tagli e gli allunghi di entrambi nella domenica.
Dopo la pausa pranzo c'è stata la prima vera sorpresa del torneo per i nostri, che contro la squadra dei Barbastrej di Padova, finiti terzi nella classifica finale del torneo, perdono di un solo punto (8 a 7), dopo una partita tirata e mai scontata, dove per la prima volta hanno iniziato ad emergere i concetti studiati durante gli allenamenti ma, soprattutto, la paura del nuovo e il timore - sacrosanto - verso quello che per molti era un nuovo tipo di competizione, hanno lasciato il posto alla grinta, al bruciore delle sconfitte precedenti e alla voglia di camminare e correre insieme come squadra. Ecco quindi che i dump e gli swing (i passaggi base del movimento del disco) funzionavano, i giocatori piano piano acquisivano il senso della posizione, le direttive di Coach Rubert "Kazan" erano capite e sempre più seguite nell'azione, la gestione da parte dei capitani Nicolussi, Fratton e Conigliaro durante il gioco richiamavano la squadra ad un operato orchestrale. In questo modo ogni individualità ha potuto trovare libera espressione: importantissima questa esperienza per Rizzi, Bonfante, Garagna e Nicolussi E., le ragazze della squadra, che nell'importanza del categoria mixed hanno dimostrato di volerci essere e di poter insegnare qualcosa ai colleghi maschi.
La quarta e ultima partita del sabato si è conclusa nuovamente con una sconfitta, contro gli U.F.O., la squadra ospitante, contro i quali sono tornate a mancare la lucidità e la grinta espresse nella partita precedente.
Il bilancio del sabato quindi è stato negativo, le cause sono molteplici ma la rabbia per questo tipo di approccio deriva soprattutto dal fatto che non si trattasse di mancanza di capacità, solo dal bisogno di vincere il blocco di essere sul campo contro avversari nuovi, di capire di avere qualcosa da dimostrare anche se con una squadra giovane; il lavoro di gruppo ha perciò mirato alla condivisione di questo stato d'animo.
La sera di sabato è stata preparata dagli organizzatori insieme allo staff di Rock 'n' Goal, una festa sportiva tenuta presso i campi sportivi di Levico e dalla ricchissima offerta: cena, concerto rock con i Folkstone e schiuma party.
Domenica mattina la prima partita è stata alla 9:00, contro gli sloveni dei Komet, e qui c'è stato il cambiamento: forse era necessario, fisiologico, che come gruppo si dovesse passare da un momento di condivisione della sofferenza, per capire che senza fare veramente fatica non si sarebbe potuto dare il massimo. Ma soprattuto per capire che ognuno poteva esprimersi come sapeva fare, che gli avversari erano fatti anch'essi di carne ed ossa e che era possibile anche vincere. Dal riscaldamento tutti erano ben concentrati sul proprio ruolo, le indicazioni date ad inizio partita e l'esperienza del giorno prima erano già entrate in circolo per cui i Disc'o'ver hanno vinto con buon distacco sugli avversari vedendo realizzarsi con sempre più intensità i decisivi contributi di Brunelli nel ruolo di portatore, Berti e Scodeller, con un formidabile Torazzi, imponente in difesa; nella mattinata un dolore alla gamba ha fermato Colle, che si è rifatto con due mete importantissime nella seconda e terza partita.
Grazie alla prima vittoria del torneo i nostri hanno potuto accedere al play off, e grazie invece alla seconda vittoria, portata a casa contro i giovani Smurf, altra compagine bolognese, Verona si aggiudica la finalina per il 9°/10° posto. E se contro i "puffi" la costanza di giocare mete lunghe ma ben costruite ha portato veramente tanta soddisfazione, esperienza e consapevolezza, la finalina contro i modenesi Modena Disc, squadra con molti nuovi innesti ma di buona scuola, ha sancito la sconfitta e la decima posizione nella classifica finale.
Le considerazioni da poter fare su questo torneo sono davvero molte, l'inesperienza è stata qualcosa che la squadra ha pagato, ma il risultato del gioco costruito insieme dice chiaramente che serviva un punto d'inizio; inoltre la crescita da parte di tutto il gruppo, sia per quanto riguarda i giocatori che per quanto riguarda la direzione, è stata chiara e sofferta quel tanto che basta a farla apprezzare a pieno.
Il primo torneo della prima squadra di frisbee di Verona perciò rappresenta un punto di partenza fondamentale per il lavoro dei prossimi mesi e resta da oggi un ricordo per tutti coloro che vi hanno partecipato.

Il podio del torneo:
1° Renegades (Bologna)
2° Toohoo (Bologna)
3° Barbastrej (Padova)

Vincitori del SOTG: Extradry (Venezia)

Formazione: Berti, Biasi, Bonfante, Borchia, Brunelli, Colle, Conigliaro, Farina, Fratton, Garagna, Nicolussi D., Nicolussi E., Pucci, Rizzi, Torazzi, Scodeller. All.: Rubert M.

A breve pubblicheremo le foto sulla pagina di facebook (visibile da tutti): Discover Ultimate Verona

venerdì 14 giugno 2013

DDT 2013 - Lake Edition

Da stasera la squadra dei Discover sarà impegnata nel primo torneo ufficiale di questa stagione, che si terrà a Levico, in riva al lago e tra le montagne.
Giunto alla sua terza edizione il Dolomites Disc Tournament, organizzato dalla locale squadra degli U.F.O. (Ultimate Frisbee Oltrefersina), si presenta come uno dei tornei che maggiormente sta acquisendo prestigio e considerazione da parte del panorama frisbistico italiano ed europeo, sicuramente grazie all'ottima organizzazione che lo contraddistingue; quest'anno può vantare numerose caratteristiche in più che di certo contribuiranno ad allietare la permanenza, tra le quali il welcome party di stasera a tema "Here comes the sun" - tutto ciò che riguarda la spiaggia, la partecipazione alla festa sportiva di domani sera con concerto rock, schiuma party e accesso ai locali della manifestazione, il lago! e la spiaggia e, non ultimi, splendidi campi in erba naturale.
Ma a parte il meraviglioso contesto, la scelta di partecipare è stata non solo imposta da una  crescente tradizione per i veronesi, che dal primo anno partecipano al torneo, ma anche dall'esigenza di testare in modo ufficiale i progressi ottenuti con il lavoro degli ultimi mesi. Si tratta allora di attuare sul campo tutti gli schemi e i movimenti imparati durante gli allenamenti, mettere alla prova la coesione lentamente imbastita tra i giocatori e le giocatrici, trovare le motivazioni per resistere fino alla fine, fino all'ultima meta. I periodici cambiamenti avvenuti all'interno della squadra hanno bisogno di essere metabolizzati e, come ricordato durante l'ultimo allenamento, ogni giocatore sarà guidato più che mai dallo Spirito del Gioco.

Info sulla pagina facebook del torneo: DDT 2013 Lake Edition
Le edizioni 2011 e 2012: DDT 2011 e 2012 su YouTube

giovedì 6 giugno 2013

Noi, salmoni!

"Verona. No Berlino. Valeggio. No Londra. Sommacampagna. No New York. San Martino Buon Albergo. No Parigi.
Branchi silenti, nascosti nell'ombra e ispirati dalle stelle. Sognatori, idealisti. Neanche troppo. Vanno all'estero e tornano. Nuotano controcorrente, seguono l'istinto, non temono il freddo, amano il caldo. Adorano le acque dei laghi, delle Prealpi e adorano sguazzare tra le rovine romane.
Sono umili, e si muovono quasi solo di notte, dopolavoratori volontari organizzati. Neanche troppo.
C'è bisogno di piattaforme per farsi saltare al di là delle ripide rapide. Gli orsi bianchi dello zoo di Berlino sono lì, in attesa. Finti morbidoni, illudono i sognatori genuini. Svelateli e svegliatevi!"

Queste righe sono l'editoriale del numero #00 di Salmon, il nuovo, nuovissimo progetto/magazine dedicato al mondo dell'underwater veronese. Nella nostra provincia esistono tantissime associazioni giovanili e gruppi informali che organizzano e si muovono con costanza e idee originali. Su questo numero ci siamo anche noi Disc'o'ver e il motivo è molto semplice: far conoscere l'Ulimate. La presa di coscienza riguardo la realtà frisbistica italiana e sincera, non educolrata, ma altrettanto lo è la volontà di cambiarla, di modificare la realtà di uno sport che merita la considerazione e la serietà che possiede.

Salmon è una realtà aperta, vuole essere una possibilità per tutti quei gruppi che cercano non solo visibilità ma anche e soprattutto una rete, per coloro che credono nella condivisione come prima forma di crescita.

Se volete dare un'occhiata intanto, ecco qui il link alla pagina facebook: Salmon Magazine e al sito web: salmonmagazine.com!

"ISTRUZIONi PER L'USO: Salmon Magazine è il portale cartaceo d'accesso all'underground culturale, sociale e giovanile di Verona e della sua provincia. Ogni tre mesi comincia sulla carta, ed evolve tutti i giorni sul Web. Dall'individuale al collettivo, attraverso associazioni, luoghi e fenomeni. Le finalità e lo stile del progetto Salmon sono condivise e sostenute dall'Assessorato alla Politiche Giovanili del Comune di Verona, dal Comune di Castelnuovo del Garda e dai Servizi Educativi Territoriali dell'ULSS 22."

sabato 25 maggio 2013

School Cup 2013 in Bologna

E' stata un successo la prima partecipazione dei veronesi dei licei Medi e Marconi, rispettivamente di Villafranca e Verona, all'edizione 2013 della School Cup di Bologna, con un secondo posto per il Medi ed un sesto per il Marconi.
Il momento del cerchio.
Domenica scorsa, 19 maggio, le due squadre/scuole vincitrici nelle rispettive categorie (OPEN e COED) del torneo di Verona, hanno partecipato al torneo dedicato a tutte le scuole d'Italia ed estere, organizzato dal CUS Bologna e dai ragazzi della nazionale Under23.
Partiti alle 7:00 da Villafranca insieme ai ragazzi del liceo Medi il pullman ha raccolto poi gli studenti del Marconi, per arrivare a Bologna intorno alle 9:00. La mattina prometteva acqua a secchiate eppure, dopo il primo quarto d'ora di gioco, le nuvole si sono aperte ed un sole potente ha riscaldato i visi e i cuori di tutti per l'intera giornata. Complice forse anche il bel tempo, quella che andiamo a descrivere è una prestazione di tutto rispetto per le compagini veronesi, che a mano a mano sono riuscite a trovare sempre più ordine e meno soggezione verso gli avversari, che erano agguerriti e vantavano già una buona esperienza.
Per il Medi, la strada verso il secondo posto è stata una lotta continua fino alla finale: i gesti ed i movimenti erano quelli di una squadra che cerca ancora gli automatismi necessari ad organizzare il gioco e garantire un dispendio di energie più contenuto; tuttavia, la buona tecnica ed i fondamentali acquisiti durante il percorso di lezioni a scuola ha fruttato i migliori risultati nella capacità di mantenere il possesso e nell'abilità di lancio e lettura del disco. La finale è stata giocata esprimendo tutte le energie rimaste fino al momento in cui, mancando la lucidità necessaria, gli avversari hanno apposto il sigillo sul primo posto. Rimane comunque una prestazione incredibile con un piazzamento abbastanza inaspettato, tuttavia decisamente meritato, e che fa ben augurare un futuro lavoro di rinforzo.
Una fase di gioco.
Ha dell'incredibile anche la storia dei ragazzi del Marconi, i quali portano a casa un sesto posto che difficilmente rende l'idea della combattività, della grinta e delle capacità espresse sul campo. Degna di nota è la bellissima azione svoltasi durante la prima partita: disco passato a mezza altezza ma troppo largo, esce dal campo, tuffo verso il disco e verso l'esterno del campo, greatest (ossia presa e passaggio durante il salto) e passaggio piatto in meta, meta. Quest'azione ha giovato non poco a tutta la squadra, che da quel momento ha iniziato a credere davvero di volersi misurare con i propri avversari mettendo in campo tutto quello che avevano imparato e forse anche di più. Purtroppo però, sebbene ogni partita sia stata combattuta e il risultati ai punti non fossero scoraggianti, l'inesperienza, e quindi il grande dispendio energetico, non hanno permesso un piazzamento più alto.
Per essere il secondo anno di attività scolastica ed il primo come partecipazione a tornei nazionali, noi dei Disc'o'ver ci riteniamo molto soddisfatti. Il percorso attivato finora sta dando i suoi frutti e rappresenta una parte importante della nostra attività nella quale investire con fiducia.
Per informazioni e altri contenuti visitate la nostra pagina facebook: Discover Ultimate Verona.
See ya!

sabato 18 maggio 2013

Pantheon: l'Ultimate in Lessinia

Ebbene, con un po' di ritardo, eccoci a pubblicare anche sul blog il preziosissimo contributo apparso sulle pagine di Pantheon, il giornale veronese della Lessinia, nel numero di aprile, con la firma di Francesca Merli (che ringraziamo!), un grazie anche alla redazione tutta del giornale.


Clicca sull'immagine per ingrandire.

giovedì 16 maggio 2013

Sospeso allenamento di giovedì 16 maggio

A causa di questo triste e piovoso tempo sospendiamo gli allenamenti. Riprenderanno regolarmente lunedì 20 maggio, tempo permettendo.

giovedì 9 maggio 2013

3^ tappa CIU (Campionato Italiano Ultimate)

Oooh era mattina presto, molto presto quando siamo arrivati ai campi. Il presidente del CUS era già sul posto e noi stavamo finendo di levarci le caccole dagli occhi e le briciole dalle barbe. I campi però erano già pronti dal giorno prima e la mattina non avrebbe fatto presagire i nuvoloni del pomeriggio.
In azione Flying Bisc (in giallo) contro Barbastrej (in rosso).
Domenica 5 maggio, campi sportivi di Parona in via della Diga, i Disc'o'ver sono sul posto e sta per iniziare la 3^ tappa dei campionati italiani di Ultimate.
Terminata la fase organizzativa le squadre erano già sui campi mentre gli ultimi giocatori arrivavano negli spogliatoi, per noi è stata un'emozione poter ospitare un evento di qualità così alta a Verona per la prima volta e l'impatto del gioco sui campi che fino ad ora usavamo per l'allenamento è stato qualcosa di veramente motivante.
Il resoconto della giornata è stato ampiamente positivo e le criticità che sono emerse riguardo all'organizzazione sono, oggettivamente, un augurio ad altri eventi simili: non vi sono state mancanze degne di nota né particolari disguidi, ma solamente imprecisioni che sono state giustamente colte nella loro sintomatica importanza; al contrario, il clima generale è stato quello di un evento dedicato al frisbee all'interno del quale non c'è stato molto spazio per cose che non riguardassero lo spirito del gioco o il gioco stesso, indicando una buona soddisfazione generale.
Cosa dire in più? Senz'altro che le partite disputate sono state spettacolari e decisamente combattute, gli spettatori hanno potuto osservare il gioco ordinato e preciso, veloce, aggressivo e corretto delle squadre navigate come Rimini e Fano, ma anche le soprese di giovani team come quelli bolognesi che hanno dato del filo da torcere ai veterani della serie B.
DiscoBolo (in verde) contro Extradry (in nero).
Nel pomeriggio le condizioni atmosferiche hanno iniziato a far parlare e il cielo plumbeo ha lasciato cadere solo qualche velocissimo temporale, che tuttavia non ha precluso la continuazione delle partite né ritardi sugli orari.
Da organizzatori chiudiamo il bilancio della giornata nettamente in positivo, augurando altre occasioni simili nella nostra città.
All'evento inoltre erano presenti alcuni fotografi i quali, per chi fosse interessato, metteranno a disposizione parte del materiale raccolto al più presto, sui nostri canali. Per visualizzare man mano le foto potete collegarvi alla pagina ufficiale della nostra squadra su facebook "Discover Ultimate Verona", visibile anche da chi non è iscritto al sito, cliccate: Discover Ultimate Verona on facebook.